Da quando ho un figlio adolescente, faccio un sogno ricorrente: sogno di addormentarmi e di svegliarmi quando mio figlio ha già 27 anni. Bypassare in un solo colpo questo periodo orripilante fatto di creme per i brufoli e di conflitti strazianti, di rendimento scolastico scarso e di attività onanistica eccezionale, non dover tremare per il motorino, i profilattici, le canne: che meraviglia!

E invece no, te la ciucci tutta l’adolescenza, un periodo che tutti definiamo “tormentato”: gli altri intendono i ragazzi, io mi riferisco ai genitori.

L’adolescenza arriva all’improvviso, quando meno te l’aspetti: una sera metti a letto la tua dolce bambina con le treccine, la maglietta di Hellokitty, che ti da la buonanotte facendo naso naso, poi cantate la filastrocca, e prima di addormentarsi ti dice che sei la più bella del mondo e che non può fare a meno di te. La mattina dopo la svegli e ti manda a quel paese. E’ arrivata l’adolescenza.

Il maschio invece capisci che è diventato adolescente dai suoni gutturali che emette tipo: “Ohh, ehhhhh, ahhhh, boooh …” e dall’odore che ti attanaglia quando entri nella sua camera: ma che cos’è una nutria morta? No sono i suoi calzini. Potresti chiamare Piero Angela, li studierebbe per una puntata di Quark sulla decomposizione organica.

L’adolescenza è un mostro che entra dentro ai nostri figli li svuota da tutti nostri insegnamenti. Prima eri tu la sua guida adesso la sua guida è SFERAEBBASTA. L’adolescenza è quella cosa che fa si che tu debba ripetere all’infinito qualsiasi cosa: una sola domanda non basta, ne occorrono almeno tre, è solo alla terza interpellanza che l’adolescente emette un suono, o meglio un grugnito. Se poi il quesito è: “Come è andata a scuola?”, la risposta può anche arrivare dopo due giorni, o anche mai, in ogni caso sarà sempre: “Bene”, anche se sta per essere bocciato.

Tutto questo è molto irritante, lo so, ma la violenza non serve, sconsiglio sberle, urli e punizioni. Tuttavia l’elettropungolatore per bovini può essere uno strumento efficace perché rilascia una scarica da 50mila volt e non lascia il segno.

L’adolescente è rinomato per la sua totale mancanza di gratitudine. Hai deciso di fargli un regalo: un week end a Parigi! La tour Eiffel, gli Champs Elysees, ristoranti, locali, insomma la bella vita. Lo porti ovunque ma lui è triste e depresso perché preferiva andare al centro commerciale di Assago. E allora tu, che avevi già chiesto aiuto a uno psicologo che ti aveva detto che devi assecondarlo, prendi il primo aereo e dopo due ore ti ritrovi ad Assago. Al centro commerciale. Allora ci vai tu dallo psicologo che ti dice “Ok, suo figlio è afflitto dall’adolescenza ma lei è scema.”

Gli scienziati dicono che il problema dell’adolescenza sta nella corteccia cerebrale. Hanno sicuramente ragione, la corteccia ok, ma hanno pure le pigne!